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Pordenone Capitale Italiana della Cultura 2027: Una Scelta Assurda?


Pordenone, una cittadina sconosciuta ai più, è stata proclamata Capitale Italiana della Cultura 2027. Una decisione che lascia a bocca aperta e fa sorgere una domanda legittima: ma davvero non c’era di meglio?

Un Premio all’Anonimato

Diciamoci la verità: prima di questa nomina, chi parlava di Pordenone? Una città senza storia, senza un’identità culturale forte, che viene premiata a discapito di luoghi ben più rilevanti per la storia e la cultura italiana. Siracusa, con il suo inestimabile patrimonio archeologico e il Teatro Greco che continua a ospitare rappresentazioni spettacolari, Napoli, culla della cultura e dell’arte, che ha dato i natali a Caravaggio, Totò e Pino Daniele, Matera, già Capitale Europea della Cultura, e persino città come Lecce, con il suo barocco inconfondibile, e Palermo, crocevia di civiltà millenarie, avrebbero meritato infinitamente di più.



Rappresentazione simbolica della controversia culturale tra il Sud Italia e Pordenone per la Capitale Italiana della Cultura 2027. La scena contrappone antiche rovine, architettura barocca e figure storiche alla modernità letteraria e artistica di Pordenone.

Cultura o Favoritismi?

Ogni volta che si parla di questi riconoscimenti, il sospetto è dietro l’angolo. E in questo caso, la scelta di Pordenone sa di manovra politica piuttosto che di reale merito. Possibile che ancora una volta il Sud Italia venga snobbato a favore di una cittadina senza una vera anima culturale? Il patrimonio del Mezzogiorno viene costantemente ignorato, nonostante sia il cuore pulsante della cultura italiana. Da Pompei ad Agrigento, dai Sassi di Matera alla Valle dei Templi, l'Italia meridionale custodisce tesori che tutto il mondo ci invidia. Eppure, si è scelto di premiare Pordenone. Perché?

Nessuna Polemica contro il Nord

Ci tengo a precisare che questa non è una polemica contro il Nord Italia, regione che amo e rispetto profondamente. Ho tanti amici, lettori e sostenitori che vivono nelle città settentrionali e conosco il grande valore culturale e artistico di molte di esse. Milano, Torino, Venezia, Bologna, solo per citarne alcune, sono esempi di città che hanno contribuito enormemente alla cultura italiana ed europea. Il problema non è Nord contro Sud, ma il criterio con cui si scelgono queste nomine.

Un’Occasione Sprecata

Pordenone ospita il festival Pordenonelegge. Bene, ma basta un evento letterario a rendere una città la Capitale della Cultura? Nel frattempo, città come Napoli, con il suo teatro, la sua musica, il suo patrimonio immenso, o Siracusa, con il suo legame indissolubile con la Magna Grecia e il Mediterraneo, restano a guardare. E che dire di Taranto, città simbolo del passato magnogreco, o di Reggio Calabria, che custodisce i celeberrimi Bronzi di Riace? Questa era l’occasione perfetta per valorizzare un’Italia che è da sempre sinonimo di cultura, ma si è scelto di premiare una città poco conosciuta e dal patrimonio artistico limitato.

Il Trionfo dell’Insipido

Chi visiterà Pordenone nel 2027? Quali meraviglie storiche e culturali attireranno i visitatori? Il rischio è quello di un flop clamoroso, che finirà per danneggiare lo stesso concetto di Capitale Italiana della Cultura. Il titolo dovrebbe rappresentare un’opportunità di rilancio per un territorio dal forte valore culturale e artistico, ma nel caso di Pordenone sembra un’etichetta priva di sostanza. Cosa potrà mai offrire ai visitatori in cerca di storia, arte e tradizione? Una città senza grandi musei, senza un patrimonio artistico di spessore e senza una vera identità culturale condivisa.

E Voi, Che Ne Pensate?

Questa nomina vi sembra meritata o l’ennesima ingiustizia nei confronti del Sud Italia?

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